asterix 

Ave Beppus, salvatore della Patria! 

01/05/2014

Chi mi conosce sa che amo molto scherzare ma pochi sanno che molte volte, scherzando, dico cose che, per me, sono sacrosante verità.

Questa volta vorrei esprimere pubblicamente un sincero ringraziamento a Beppe Grillo, un grande comico che, sceso dal suo naturale palcoscenico, ha affrontato il palcoscenico del mondo, riscuotendo un enorme successo, tutto abbondantemente meritato.

Perché lo ha fatto? Non certo per sete di notorietà o di denaro: dell’una e dell’altro aveva già abbastanza. Lo ha fatto perché ha visto la sua Patria sull’orlo del baratro ed ha sentito il dovere di impegnarsi personalmente e donare tutto se stesso alla causa del suo e del nostro Paese.

Ha raccolto intorno a se gran parte di quelli che non ce la facevano più a vedere una massa di politici imbelli e corrotti, che si concedevano qualche giornata di lavoro solo se si trattava di dover difendere le comode poltrone ed i principeschi stipendi che gli permettevano una vita da nababbi a nostre spese.

Ha raccolto un tale numero di scontenti da giungere prepotentemente alla ribalta della politica e, questo è stato il suo colpo di genio, ha rifiutato sdegnosamente di farsi coinvolgere in qualsiasi tipo di accordo che lo avrebbe accomunato alla massa dei politicanti.

A questo punto in molti hanno visto quelle comode poltrone barcollare sotto i loro grassi sederi ed hanno finalmente capito che bisognava fare qualcosa.

Ed allora abbiamo visto partiti che, da oltre vent’anni, non avevano fatto altro che ostacolarsi a vicenda, sedere allo stesso tavolo e raggiungere accordi che, senza Grillo sarebbero sati un’utopia. Abbiamo visto proposte di riforme che, in passato non sarebbero mai nate, frettolosi progetti e disegni di legge che, se qulcuno li avesse proposti prima, sarebbe stato preso per pazzo, abbiamo visto gente che lavora dalla mattina alle sei fino a notte.

E qualcosa di buono, da tutto questo, certamente nascerà. A condizione che tu, Beppe, sarai sempre lì a mettergli il pepe in culo, ad evidenziarne gli errori e, soprattutto, a fargli traballare le poltrone sotto il sedere.

Per tutto questo, caro Beppe, ringrazio te e tutte le persone che ti hanno votato. Ed è per questo che ti auguro di restare sempre lì, sempre più minaccioso e vigile. Io non ti ho votato e non ti voterò perché penso che hai raggiunto il giusto equilibrio e che più voti non ti aiuterebbero ma ti creerebbero un serio problema. Tu ed io sappiamo bene che se, malauguratamente, dovessi arrivare al governo, saresti un rimedio peggiore del male.

 

 

 
torna a "politica"                     home