grattacieli

La civiltà. 

Ai tempi di mio nonno nelle case
non c'erano i servizi e manco il bagno.
Erano, perdonatemi la frase,
tempi di merda, e adesso non mi lagno
che abbiamo tutte le comodità
e non dobbiamo uscire per "cacà".

Mio nonno, che il Signore l'abbia in gloria,
per defecare non avea imbarazzo,
me ne fu tramandata la memoria,
si portava il "zi peppe" sul terrazzo
e li, nel buio, la pipa si fumava
mentre che l'intestino si svuotava.

Io pure, come tutti, ho il gabinetto
ma se mi accendo là una sigaretta
mi dicono di no: "non è corretto
ed è la civiltà che ce lo detta.
In casa non si deve mai appestare
trovati un altro posto per fumare!"

Allora mi è brillata una scintilla:
nel cappotto mi sono intabarrato
ed ho trovato una panchina in villa.
Finalmente mi sono stravaccato
e, con le mani fredde per l'arietta,
ho acceso la mia cara sigaretta.


Ma un vigile mi accosta: "Lei signore,
fumando in questo parco del comune,
ci copre di vergogna e disonore,
e da una bella multa non è immune.
Lei queste cose forse non le sa
ma siamo il faro della civiltà.


Che fare? Cosa vale protestare?
la legge è legge e vassi rispettata.
Purtroppo non mi resta che pagare.
Così, con l'aria un po' mortificata,
ho attinto dalla mia magra pensione
ed ho pagato la contravvenzione."


Ma devo dirvi, non senza imbarazzo,
che questa civiltà mi ha rotto il cazzo.

 

 


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