Cose strane

 

panoramaHo una strana abitudine: appena sveglio la mattina, e la sera prima di andare a letto, mi fermo qualche minuto davanti al mio balcone a guardare il panorama, come se volessi dare il buongiorno e la buonanotte alla mia Napoli. Faccio così da tanti anni, ormai è un'abitudine e non manco mai a questo appuntamento. A volte mi trattengo a pensare a qualcosa, altre volte dò solo uno sguardo e basta.

Ieri sera non mi decidevo ad andare a letto: guardavo le luci della città e pensavo "fra tre giorni compirò ottantun anni, presto me ne dovrò andare... E' normale e naturale: è il mio turno. D'altra parte devo essere grato alla sorte: sono il più vecchio di tutta la compgnia di amici e parenti e, tranne qualche dolorosa eccezione,  non dovrò sopportare lo stillicidio di vederli andar via uno per volta."

Ero sereno, mi dicevo: "ho fatto quello che potevo finché ho potuto, ora sono vecchio e debole, inutile a me ed agli altri". Ho guardato Napoli come per avere una conferma a questi pensieri e sono stato preso da un groppo all gola: non avrei più potuto guardare questo panorama!

Poi ho avuto un sussulto."Possibile che soffro davanti ad un panorama?" mi son detto. "Ho una moglie che amo e che mi ama da cinquantasei anni, tre figli straordinari, sei nipotini meravigliosi, tre sorelle, un gruppo di amici insostituibili ed io che faccio? Invece di pensare a loro mi commuovo davanti a quattro lucine?"

Me ne sono andato a letto ma non riuscivo ad addormentarmi. Mi sembrava di aver commesso un sacrilegio. Poi, finalmente, mi sono spiegato questa mia strana reazione. Era vero e proprio egoismo:  La perdita del panorama mi dispiaceva. Ma ero contento di  andarmene prima di tutti i miei cari.

 
                                                                     torna a "pensieri"                     home